Il Covid ha cambiato le abitudini, tra lezioni online e distanziamento sociale. Gli immobiliaristi: «Vuoto il 60% delle stanze singole
Gli affitti delle case per studenti universitari stanno registrando una battuta d’arresto non indifferente. Cambiano le esigenze del mercato, la modalità mista per l’erogazione dell’attività didattica comporterà sicuramente un calo fisiologico delle presenze e, causa Covid, le pretese sono altissime. Dagli agenti immobiliari traspare da un lato preoccupazione, dall’altro un afflato di speranza per il comparto degli acquisti, che sembrano segnare un trend moderatamente positivo.
«Il principale indotto per il mercato immobiliare per il settore degli affitti spiega Roberto Marzola, titolare dell’agenzia Progetto Casa e presidente di Fmaa Confcommercio – è rappresentato dagli universitari. Chiaramente a causa della pandemia e di alcune scelte che sono state fatte dall’ateneo le richieste sono drasticamente calate. Ma, soprattutto, cambiate». La stima dell’immobiliarista è che «il 60% delle stanze singole disponibili che generalmente affittavamo per prime, quest’anno accademico rimarranno vuote. Anche perché, per la stragrande maggioranza, i ragazzi sono alla ricerca di monolocali o al massimo bilocali. Principalmente gli studenti che prima si avventuravano anche in esperienze di convivenza con altre persone ora vogliono stare al massimo con un’altra persona che comunque, quasi sempre, già conoscono». Tanto per avere un ordine di grandezza, all’agenzia di Marzola l’anno scorso in questo periodo dell’anno «avevamo registrato circa 6.500 contatti da parte degli studenti. Quest’anno le richieste non arrivano a tremila». Paradossalmente però «è aumentata la richiesta da parte delle famiglie ferraresi – chiude il presidente di Fimaa – anche per il settore degli acquisti». Tendenza questa confermata anche da Alberto Cocchi, titolare dell’omonima agenzia. «Devo dire che le richieste da parte degli studenti sono state per la stragrande maggioranza da parte di coloro che dovranno frequentare le facoltà di carattere medico e scientifico e che quindi presuppongono comunque alcune attività frontali e laboratoriali, per il resto il mercato è calato sensibilmente.
IN CIFRE: Marzola (Fimaa): «L’hanno scorso – 6.500 richieste. Oggi meno di tremila»
Proprio per far fronte all’esigenza di avere monolocali o bilocali, tante famiglie anche ferraresi stanno riadattando i loro appartamenti. Non più quindi per gli studenti, bensì per le famiglie».
Per quanto riguarda il ritorno all’investimento sul ‘mattone’ Cocchi ipotizza che «molte delle persone che in questo periodo avevano qualche risparmio in banca, visti i tempi, hanno deciso di tornare ad investire sugli immobili per poi metterli a reddito una volta sistemati». «Nel periodo del lockdown – dice Massimo Vitali, titolare dell’immobiliare Domus c’è stato un fuggi fuggi generale dei ragazzi. Molti appartamenti sono stati letteralmente svuotati. Sto percependo che però, dall’inizio delle lezioni qualcosa tornerà. Di richieste da parte degli studenti inizio già ad averne». «La pandemia ha generato qualche perplessità – chiude Vitali – sebbene i privati continuino a comprare comunque con lo scopo di affittare».
Il Resto del Carlino, 3 Settembre 2020