Fimaa Confcommercio: «Il mercato è saturo. Serve un percorso condiviso e dialogo tra istituzioni». Confartigianato: «ll progetto Feris sarà utile per venire incontro alle esigenze degli universitari»
Da qualche tempo si sono trovati tra l’incudine delle esigenze di un ateneo in continua espansione e il martello delle numerose richieste di alloggio da parte di studenti che hanno scelto Ferrara per il loro percorso universitario. Nonostante le difficoltà (e qualche bordata ricevuta dagli studenti spagnoli, che li hanno accusati di averli cacciati in malo modo dalle agenzie), gli immobiliaristi si sono detti pronti a collaborare per risolvere il problema degli affitti, nell’interesse di tutti gli attori coinvolti, dagli studenti in cerca di quattro mura all’Università, con tutte le sue ricadute sulla vita sociale ed economia ferrarese.
Ed è proprio a fronte di questa pluralità di forze in campo che ieri si è tenuto un tavolo di confronto tra Comune, associazioni di categoria e ateneo. «Sull’Università e sul suo impatto sulla città e sul territorio è necessario allargare l’orizzonte – spiega Cristina Boni, la neopresidente provinciale di Fimaa Confcommercio-, l’Ateneo estense infatti rappresenta, come ha sottolineato recentemente il presidente provinciale Ascom Marco Amelio, un valore assoluto in termini culturali, di risorse umane oltre che di positive e significative conseguenze sull’intero sistema economico. E vorrei evidenziare in primis il ricettivo, e poi la ristorazione e il commercio: è tutta una filiera che va vista in modo complessivo. Ci rendiamo disponibili fin da subito – prosegue Boni ad affiancare. l’Università di Ferrara per rispondere in pieno alle esigenze abitative universitarie e nel contempo a sviluppare e offrire un ampio ventaglio di servizi che posano permettere un’accoglienza importante e variegata a quanti frequenteranno Ferrara ed il suo Ateneo.
Fatta questa premessa, non si può non guardare alla situazione del mercato immobiliare, attualmente «saturo». Perciò, conclude la presidente di Fimaa, «vista la crescita quantitativa e la ricchezza formativa di Unife c’è la necessità improrogabile di programmare in modo attento un percorso condiviso che metta costantemente in dialogo l’Ateneo, il Comune e le Associazioni di categoria. Vorrei sottolineare chiude che i nostri associati hanno precisi criteri di comportamento improntati alla correttezza deontologica e al rispetto di tutti coloro che chiedono i nostri servizi».
Sul tema dell’esigenza abitativa per gli studenti, coniugato al progetto Feris (che prevede, tra le altre cose, 660 posti letto all’ex caserma Pozzuolo del Friuli), è intervenuto anche Roberto Marzola, rappresentante degli immobiliaristi di Confartigianato. «Mi sento di sottolineare che la nostra associazione è intervenuta già a inizio luglio, ravvedendo nel piano un miglioramento dell’attrattività della città, con particolare sottolineatura di utilità per le esigenze abitative dei giovani studenti iscritti all’Ateneo estense ha dichiarato. Gli accadimenti di questi giorni circa la carenza di offerta di appartamenti in città, con tutte le problematiche annesse, dimostrano ancor più quanto fosse centrata l’analisi. È necessario predisporre progetti che vadano nella direzione di dare risposte concrete e nel più breve tempo possibile alla potenzialità che la città è in grado di offri- re per gli studenti fuori sede». Poi un passaggio sulle accuse di alcuni giovani spagnoli. «Da un confronto con molti colleghi, credo di poter respingere questo tipo di accusa – conclude, anche solo per il semplice motivo che non sarebbe neppure logico un comportamento negativo e poco professionale verso il cliente o potenziale tale».